Paolo Milanesi
Psicologo, psicoterapeuta, psicoanalista e supervisore SIPRe-IFPS. Una formazione psicoanalitica relazionale che negli ultimi anni si è aperta al discorso filosofico, fenomenologico esistenziale. Ha lavorato per molti anni presso strutture pubbliche o private con adulti, coppie e minori ed esercita privatamente presso lo “Studio Lateràl”. E’ autore di diverse pubblicazioni di carattere clinico e teorico ed attualmente impegnato nel promuovere un pensiero che integri teoria e clinica psicoanalitica con epistemologia e ontologia.
…Nessuna cosa, nessun lato della cosa si mostra se non nascondendo attivamente gli altri, denunciandone l’esistenza nell’atto di nasconderli. Vedere è, per principio, vedere più di quanto si veda, accedere a un essere di latenza. L’invisibile è il rilievo e la profondità del visibile, e il visibile non comporta positività pura più dell’invisibile
…l’essere carnale si configura come “prototipo” del nostro rapporto con l’Essere, quest’ultimo essendo a sua volta orizzonte di latenza che come tale risulta invisibile, ma che appunto come tale avvolge gli enti rendendoli visibili e in essi rendendosi indirettamente visibile…
Merleau-Ponty,
Il visibile e l’invisibile
L’essenziale è saper vedere, saper vedere senza stare a pensare, saper vedere quando si vede, e non pensare quando si vede (…) ma questo esige uno studio profondo, un imparare a disimparare.
Fernando Pessoa